sabato 8 luglio 2017

recensione: ABSENCE - IL GIOCO DEI QUATTRO di Chiara Panzuti

Perciò era reale.
Si trattava di qualcosa che stava accadendo davvero,
per quanto assurda potesse sembrare. 


Come quasi sempre succede nei romanzi Young Adult, e soprattutto in quelli di genere Fantasy-distopico come nel caso di Absence - al suo interno c'è molto più di quanto sembri.
Il romanzo d'esordio della brava Chiara Panzuti tra le righe di una storia avventurosa e appassionante cela - e non poi così velatamente - un'importante metafora della società del nostro tempo dove tutti siamo troppo "distratti" per essere visti, o vedere, davvero. Tante domande sono sottese all'idea attorno la quale gravita tutto il romanzo, ossia dell'invisibilità: cosa ci rende individui in quanto tali? Cosa ci identifica e cosa ci rende effettivamente quello che siamo? Come ci vedono e ci percepiscono gli altri?
Attraverso uno stile di scrittura semplice ma al contempo raffinato conosceremo quattro ragazzi speciali in viaggio verso i quattro poli della Terra in una corsa spasmodica e disperata alla ricerca della loro identità.



opinione di Sangueblu

Nell'erba alta c'è un nascondiglio.
Un buco nero nero, come la pece.
E in quel buco tu ti nascondi.
Protetta dall'erba, il mondo non ti vede.
Il mondo ti ha perso,
il mondo non ti vede...

In una giornata qualunque, quattro ragazzi qualunque (macino diverse cose in comune, come poi scopriremo) si trovano all'improvviso a vivere una sottrazione assurda e spaventosa: spariscono. Letteralmente.
Sono invisibili, a sè stessi e agli altri che li circondano, ma soprattutto - e forse questa è la cosa più dolorosa e spaventosa di tutte - spariscono nei ricordi delle persone che li hanno amati. Per Faith la mamma, per Jared il fratellino, per Christabel la nonna e per Scott i suoi amici.
Immaginate lo smarrimento di vivere una situazione del genere e sommatevi il fatto che, sempre di punto in bianco senza neanche il tempo o la possibilità di abituarsi alla situazione (fosse mai possibile "abituarsi" ad una situazione del genere!!) si trovano catapultati in un "gioco" architettato nel minimo dettaglio ma di cui loro non conoscono le regole.
Solo una foglietto con delle coordinate sulla rosa dei venti ed una scatola con dentro degli oggetti che si riveleranno fondamentali: dei guanti che permettono loro di toccare gli oggetti senza farli sparire; un paio di auricolari per poter sentire la propria voce (eh, sì, è sparita alloro anche quella!) e  delle lenti a contatto che gli consentono di vedere chi è diventato invisibile come loro.
E' grazie a queste lenti e all'osservazione dell'inconsapevolezza e la distrazione delle persone intorno a loro che Faith, la protagonista, incontra Jared: un ragazzo che per via del suo carattere e della sua dolcezza diventerà sempre più importante per lei nel proseguimento della storia. E soprattutto molto importante per portare avanti quella che, a tutti gli effetti, diventa una vera e propria missione: raggiungere il punto indicato da quelle coordinate e provare a capirci qualcosa, nella speranza di tornare alla normalità.
Se tutto questo scenario non vi sembra abbastanza brutto o rocambolesco, aggiungete una sorta di sfida alla Hunger Games perché a giocare in questa partita perversa ci sono altre due squadre, molto meno tranquille e pacifiche di quella di Faith e Jared (a cui si aggiungeranno poi anche Christabel e Scott). La squadra alfa e la squadra beta sono infatti temibili, agguerrite e disposte a combattere senza esclusione di colpi per raggiungere i fantomatici premi in palio.

Tra aerei presi al volo, scontri, lotte contro il tempo, e scioccanti rivelazioni seguiremo il percorso e l'evoluzione di questi personaggi a cui, piano piano, non potremo fare a meno di affezionarci. Sono belli presi singolarmente - ognuno per le proprie particolarissime caratteristiche - ma anche e soprattutto come squadra. Da perfetti sconosciuti quali sono al momento del loro incontro diventano in breve tempo molto amici e molto affiatati - facendo fronte comune contro il nemico e per il fatto di condividere la medesima condizione e le medesime paure. Sono leali l'uno con l'altro; si consolano, si incoraggiano; si proteggono. Si svelano l'uno con l'altro poco a poco - e anche noi avremo modo di conoscerli piano piano (specialmente Jared e Faith). 
Sono personaggi reali, tangibili, che rappresentano perfettamente uno spaccato degli adolescenti moderni che sono spesso dimenticati, non visti, dalla nostra società, che guarda ma non vede… che vede ma non osserva. Troppo superficiale o troppo di fretta per occuparsi dei dettagli; per accorgersene.
Tanto altro avranno da dire e molto mi aspetto dai prossimi volumi che sicuramente approfondiranno il loro background e ci faranno capire perché proprio loro sono stati scelti per questo "gioco".
Tanto altro - e molto di più - scopriremo sui cattivi, la parte antagonista, ce non è rappresentata soltanto dalle squadre alfa e beta (Ephraim - Abigail - Denis - Sachi). C'è un fantomatico Illusionista da smascherare e da interpretare. Tate domande a cui dare risposta.

Absence, Il gioco dei quattro è un romanzo molto particolare che va letto al di là della sua "semplice" storia. E' un romanzo profondo, in grado di far riflettere il lettore su quella che è la condizione umana al giorno d'oggi, nell'era ove tutti siamo social e così poco sociali e socievoli. Un romanzo che mi auguro possa dare una scossa alla coscienza dei lettori più giovani, a cui principalmente si rivolge, come memoria di quanto possa essere facile perdersi; distrarsi; essere invisibili. A gran parte del mondo non interessa di noi. Di quello che siamo, di quello che vogliamo. 
Un mondo in cui tutti, forse, siamo invisibili siamo soli, e cerchiamo di zittire questa solitudine distraendo le nostre menti con ogni mezzo possibile

Non aspettatevi un'epica storia d'amore.
L'amore non manca ma è assolutamente marginale. Ma al contempo tenero, dolce, pulito.
Il sentimento di fiducia, tenerezza e affetto che sboccia tra le spine fra Faith e Jared è molto bello e naturale. Quasi l'unico tocco di reale e di realismo in una storia dove l'immaginazione viene portata all'estremo. Jared è l'unico che riesce a vederla davvero. L'unico da cui Faith si sente compresa. Diventeranno il Nord l'uno per l'altra. Quell'ago della bussola per non perdersi mai. Mai più... 

Faticavo ad interpretare i miei sentimenti per Jared. Lui era il solletico al centro dello stomaco, la sensazione di pace che mi ricordava casa. Era la persona che avevo fotografato centinaia di volte, quando ancora amavo farlo. Era un volo preso all'ultimo, la lotta furiosa dentro un Internet point, il dolore della perdita e la forza di rialzarsi. Era lenti, guanti e auricolari, lo scoglio attorno a cui l'acqua girava. Luce e assenza di luce.
Jared Price mi piaceva. Questo riuscivo a capirlo, era una sensazione incastrata al centro del cuore.  Nella vita di tutti i giorni non ci sarebbe stato altro da aggiungere. Ma quella non era la vita di tutti i giorni, e noi ci conoscevamo da così poco. Lui era apparso quando io ero svanita, l'unica mano in mezzo all'indifferenza totale. Perciò il dubbio restava. Provavo qualcosa per Jared Price o avevo bisogno di Jared Price?

Sono molto affezionata a Chaira Panzuti, ho avuto anche il piacere e l'onore di conoscerla di persona. La considero un'autrice di grande talento e grandissime potenzialità. Sono sicura che ci riserverà sorprese sempre più belle in futuro!

Voto: Quattro stelline e mezzo, per lo stile e l'originalità e la profondità della trama.





l'Autrice


Nasce nel 1988 a Milano, città in cui attualmente vive. Diplomata in studi classici, ha frequentato un corso di illustrazione e Animazine Multimediale presso l'Istituto Europeo di Design. Coltiva la passione per la scrittura da quando è piccola. Il gioco dei quattro è il primo volume della trilogia di Absence. Di prossima pubblicazione anche gli altri due titoli:
L'altro volto del cielo e La memoria che resta.

Il libro

editore: Fazi
collana: LainYA
genere: distopico
pagine: 336
prezzo: 15.00 euro
Brossura
eBook: 

Trama


Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri. Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l'ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all'altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? La sua vita si trasforma in un incubo quando, all'improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c'è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento. Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso, dove l'unico indizio che conta è nascosto all'interno di un biglietto: 0°13'07''S78°30'35''W, le coordinate per tornare a vedere. Insieme a Jared, Scott e Christabel - come lei scomparsi dal mondo - la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo. Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono. Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci? Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità? Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi. Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.

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