mercoledì 21 dicembre 2016

IL GIOCO DELL'ANGELO di Carlos Ruiz Zafon - recensione


Uno scrittore non dimentica mai la prima volta
che accetta qualche moneta
o un elogio in cambio di una storia.
Non dimentica mai la prima volta
che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità
e crede che, se riuscirà a nascondere a tutti
la sua mancanza di talento,
il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa,
un piatto caldo alla fine della giornata
e soprattutto quanto più desidera:
il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta
che vivrà sicuramente più a lungo di lui.
Uno scrittore è condannato a ricordare quell'istante,
perché a quel punto è già perduto
e la sua anima ha ormai un prezzo.


Con il secondo volume della Saga del Cimitero dei libri dimenticati, restiamo nella stessa Barcellona quasi "medievaleggiante", degli anni venti che, come Zafon ci ha insegnato ad apprezzare ne L'ombra del vento, affascina ed ammalia proprio per la sua atmosfera quasi "anacronistica" e un po' fantasy grazie alla sensazione di vivere la storia in un'epoca e in un luogo lontani dalla realtà e per la suggestione delle anime tormentate che possiedono i suoi personaggi. Oltre quattrocento pagine tra incubo e sogno, che rimandano vagamente ai celebri Dottor Faust di Goehte e al Ritratto di Dorian Grey di Oscar Wild il cui significato resta ambiguo ed incerto fino alla fine.


opinione di Sangueblu


Una lettura non sempre "facile" o chiara che alterna momenti estremamente brillanti e scorrevoli ad altri più farraginosi e lenti. Probabilmente Zafon è uno di quegli scrittori che si amano o si odiano, senza mezze misure, ma indubbiamente anche Il gioco dell'angelo è un romanzo geniale. Antecedente nei fatti a L'ombra del vento in questo secondo volume, come accadrà per i successivi, troveremo frammenti della vita di Daniel, che poi andranno ricollegati fra loro pezzo per pezzo, pagina per pagina.

Protagonista de Il gioco dell'Angelo è David Martìn: un personaggio sofferto e quasi ‘maledetto’ che inizia la sua disperata storia ripercorrendo le linee della sua infanzia squallida. Viene abbandonato dalla madre quando è solo un bambino, e anche con il padre il suo rapporto non è certo più facile. I conflitti tra loro sfociano in un tragico epilogo.
Ma questo sarà solo l’inizio, perché la vita di questo ragazzo sfortunato, troverà soltanto un’apparente  miglioramento grazie alla protezione del caro amico Vidal, l’uomo più ricco e prestigioso di Barcellona.
David inizia a lavorare come fattorino al suo fianco, ma il suo desiderio più grande, che vuole in tutti i modi realizzare è diventare uno scrittore.
Tutto ha inizio presso la redazione de ‘La Voz de La Industria’, dove darà vita a racconti mistici e terrificanti, una via di mezzo tra thriller e horror, e successivamente un po' di notorietà arriverà grazie a ‘La città dei maledetti’, quasi uno specchio narrativo per dare voce al luogo in cui vive. Una Barcellona come sempre surreale, gotica e misteriosa.
La storia infatti viene suddivisa in ampi capitoli che prendono il nome dell’opera che racchiude il periodo significato di vita del protagonista.
Ad un certo punto arriverà la svolta nella vita di David:  l’incontro con un editore davvero singolare e morbosamente affascinante: Andreas Corelli. Una sorta di figura sinistra e diabolica che gli proporrà un accordo in un momento per lui molto delicato perchè  a causa di problemi di salute aveva scoperto che la sua vita stava per finire. (Un vero e proprio patto col diavolo).
Andreas Corelli aveva in mente di creare una nuova religione e per poterlo fare aveva bisogno della sua abile penna. Martin non si sente coinvolto nel progetto ma la possibilità di guarire - e dunque continuare a vivere - e il compenso oltremodo fruttuoso gli fanno gola. Ed ecco che il "patto col diavolo" ha luogo. Di questo patto Martin si pentirà solo quando ormai sarà troppo tardi.

Questo romanzo religioso è una vera opera di fantasia per David, e un espediente per Zafon per farci capire quanto uno scrittore possa essere capace di ‘armarsi’ della sua immaginazione per far percepire ai lettori vera una menzogna qualsiasi, se ben argomentata.
L’autore ha voluto inoltre mostrarci quanto potesse essere difficile la professione di scrittore  la professione di scrittore nella Spagna degli anni Venti-Trenta  attraverso la disperazione fisica e psicologica del protagonista. Difficoltà e disperazione alimentate proprio dall'arrivo del misterioso editore Corelli.

La storia ci mostrerà le tante fragilità del protagonista, evidenziate anche dagli incontri con i tanti altri personaggi secondari, altrettanto importanti ed essenziali per il romanzo. Martìn vive costantemente sentimenti contrastanti nei confronti delle persone a cui è più legato, come ad esempio Sempere, unico e sincero amico che lo ha aiutato fin da piccolo. Questa ambivalenza e questa incertezza lo trascineranno in una sorta di crisi d’identità di cui approfitterà il suo antagonista (Corelli) permettendogli di trascinarlo quasi fino all’Inferno pur di fargli fare i conti con se stesso e la sua viscerale passione di scrittore.
Ancor più che nel primo volume, dove era solo quasi accennata, più marcata e concreta la presenza del Maligno che è molto forte ed importante nella cultura ispanica. L'autore si mostra quindi attaccato anche in questo alle sue tradizioni proponendoci però una sua visione che ne dà una nuova chiave di lettura. Ricorderete nell'Ombra del Vento, che un capitolo magistralmente si concludeva con Daniel alla finestra, in contemplazione di un losco individuo, con l'angosciante sensazione di rivivere una scena narrata nel libro preso al Cimitero Dei Libri Dimenticati, in cui quello stesso impersonava il Diavolo. Ne "Il gioco dell'Angelo" invece l'incarnazione di Lucifero interviene in prima persona nella storia e ne decide il tragico epilogo.
Innegabili perciò le similitudini con il Faust dato che Corelli è assimilabile al diavolo in persona con cui David fa un contratto per riuscire a diventare uno scrittore famoso e per guarire da una malattia; e con Dorian Gray, perché come il personaggio di Wild, Martìn sembra non invecchiare mai e vive la maledizione di dover continuare a vivere in eterno, assistendo alla sofferenza e alla scomparsa delle persone a lui più care.

Zafon è uno scrittore abile e appassionato. I suoi libri parlano di lui ma in parte anche di noi che abbiamo fatto dei libri e della lettura uno dei perni della nostra esistenza.
Anche questa volta è riuscito a dar vita ad una storia bellissima, indimenticabile e struggente, ma altrettanto ambigua, che ci spinge a domandarci se ciò che ha vissuto il protagonista sia accaduto davvero o sia soltanto frutto di un sogno con cui l’autore ci ha stregato.

Si finisce per diventare ciò che si vede negli occhi di quelli che si desiderano

Concludo riportando una delle citazioni che più ho apprezzato e che, pienamente, condivido:

L'invidia è la religione dei mediocri.
Li consola, risponde alle inquietudini che li divorano
e, in ultima istanza, imputridisce le loro anime
e consente di giustificare la loro grettezza e la loro avidità
fino a credere che siano virtù
e che le porte del cielo si spalancheranno
solo per gli infelici come loro,
che attraversano la vita senza lasciare altra traccia
se non i loro sleali tentativi di sminuire gli altri e di escludere,
e se possibile distruggere, chi, per il semplice fatto di esistere e di essere ciò che è,
mette in risalto la loro povertà di spirito, di mente e di fegato.
Fortunato colui al quale latrano i cretini,
perché la sua anima non apparterrà mai a loro.

La Serie "Il cimitero dei libri dimenticati"

1- L'ombra del Vento
2 - Il gioco dell'angelo
3 - Il prigioniero del cielo
4 - Il labirinto degli spiriti

Trilogia della Nebbia

1 - Il principe della nebbia
2 - Il palazzo della mezzanotte
3 - Le luci di settembre

Marina

L'Autore

Carlos Ruiz Zafon è uno degli scrittori più conosciuti del panorama della letteratura internazionale dei nostri giorni e l'autore spagnolo più letto in tutto il mondo dopo Cervantes. Le sue opere sono state tradotte in più di cinquanta lingue. Ha cominciato la sua carriera nel 1993 con un libro per ragazzi: Il principe della nebbia, che insieme al Palazzo della Mezzanotte e allle Luci di settembre forma la Trilogia della Nebbia. A questa serie è seguitoMarina. Nel 2001 ha pubblicato L'ombra del Vento (Mondadori 2004) il primo romanzo della Saga del Cimitero dei libri dimenticatiche comprende Il gioco dell'angelo, Il prigioniero del cielo e il Labirinto degli Spiriti. Un universo letterario che si è trasformato in uno dei più grandi fenomeni editoriali dei cinque continenti. I suoi romanzi, in Italia, sono pubblicati tutti da Mondadori.

Il libro

editore: Mondadori
genere: narrativa
pagine: 476
prezzo: 12.50 euro
edizione paperback economica
eBook: 6.99 euro

Trama

Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.

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